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martedì 30 aprile 2013

"Caprarola" di Maria Serritiello

                       

                                      
                                            Caprarola Palazzo Farnese

Caprarola
di Maria Serritiello

Caprarola,
che si precipita
verso il mare sognato
e s'arrampica
in su' fino
al Palazzo Farnese,
solitario
e dipinto
e fuori,
balconi di potunie
a raggirare
il tempo grigio.

Maria Serritiello
Caprarola, 2 guigno 2011





Salerno – Apertura Straordinaria dei Musei e delle Aree Archeologiche Ingresso Gratuito



Fonte: Campania Turismo


Mercoledì 1° maggio le Aree Archeologiche e i Musei della Soprintendenza per I Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta apriranno al pubblico gratuitamente con un’ampia offerta di mostre, visite guidate gratuite ed altre iniziative.
A Paestum a fare da protagoniste saranno la Bellezza e la Natura: passeggiando tra i templi si potranno ammirare i celebri roseti da poco ripristinati, mentre al Museo Archeologico Nazionale sarà possibile visitare la mostra Rosantico, allestimento “plurisensoriale” sulle declinazioni della rosa nei rispettivi ambiti di applicazione.

Nel centro storico di Salerno apriranno eccezionalmente al pubblico Palazzo Fiore in via Trotula de’ Ruggiero, sede degli uffici della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, la Domus romana di Vicolo della Neve, la Cripta della chiesa di Sant’Andrea de’ Lama e il nuovo allestimento del Museo Archeologico di San Benedetto.
Presso l’ex Carcere Borbonico di Avellino si svolgeranno visite tematiche alla mostra “Segni di Storia sulle pietre”; visite guidate gratuite anche all’Antiquarium di Ariano Irpino, al Parco Archeologico di Mirabella Eclano, all’Antiquarium, all’Anfiteatro e ai Monumenti Funerari di Avella.

A Benevento sarà visitabile l’Area Archeologica del Teatro Romano mentre all’ex Convento San Felice verrà inaugurata l’attesissima esposizione dello Scipionyx Samniticus, il fossile di dinosauro rinvenuto a Pietraroja noto a tutti con il nome di Ciro. Porte aperte anche al Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio.

A Santa Maria Capua Vetere apertura straordinaria del Museo dell’antica Capua, del Mitreo, dell’Anfiteatro Campano e della Domus di Via degli Orti e a Teano visite guidate al Museo Archeologico e al Teatro Romano.

Questi sono solo alcuni dei siti che aderiscono all’apertura straordinaria del 1° maggio. Di seguito l’elenco completo con gli orari e tutte le iniziative.

Salerno, Palazzo Fiore (Via Trotula de’ Ruggiero), ore 8.00-20.00
Evento: visite guidate
Salerno, Domus romana di Vicolo della neve, ore 8.00-20.00
Evento: visite guidate
Salerno, Cripta della chiesa di Sant’Andrea de Lama, ore 8.00-20.00
Evento: visite guidate
Salerno , Museo Archeologico di San Benedetto
Evento: visite guidate in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Salerno
Baronissi (Sa), Villa romana di Sava
Evento: visite guidate in collaborazione con Lega Ambiente e Archeologando intur
Buccino (Sa), Parco archeologico urbano e Museo Archeologico Nazionale dell’antica Volcei, ore 9.00-13.00; 15.00-19.00
Eboli (Sa), Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della media Valle del Sele, ore 7.30-19.00
Evento: visite guidate
Minori (Sa), Antiquarium e Villa Romana, ore 8.00-20.00
Evento: visite guidate
Paestum (Sa), Museo Archeologico Nazionale, ore 8.30-19.30
Paestum (Sa), Area archeologica, ore 8.45-18.00
Velia (Sa), Parco Archeologico di Elea-Velia, ore 9.00-18.00
Pontecagnano (Sa), Museo Archeologico Nazionale, ore 9.00-19.00
Sarno (Sa), Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno e Teatro di Foce, ore 9.00-19.00
Nocera Superiore (Sa), Area archeologica del Teatro ellenistico-romano e della Necropoli monumentale, ore 8.00-14.00
Avellino , Ex Carcere Borbonico, ore 8.00-20.00
Evento: visite tematiche alla mostra “Segni di storia sulle pietre”
Ariano Irpino (Av), Antiquarium, ore 8.00-14.00
Evento: aperitivo al pubblico con visite guidate
Mirabella Eclano (Av), Parco archeologico di Aeclanum, ore 8.00-20.00
Evento: visite guidate
Avella (Av) , Parco archeologico, Antiquarium e Necropoli monumentale, ore 8.00-20.00
Evento: apertura straordinaria in collaborazione con la Pro Loco Abella
Benevento, Area archeologica del Teatro Romano, ore 9.00-19.00
Benevento, ex Convento San Felice, ore 9.00-20.00
Evento: inaugurazione dell’esposizione del fossile di dinosauro Scipionyx Samniticus
Montesarchio (Bn), Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, ore 9.00-20.00
San Salvatore Telesino (Bn), Antiquarium dell’antica Telesia, ore 8.00-14.00
Santa Maria Capua Vetere (Ce), Museo dell’antica Capua, Mitreo, Anfiteatro Campano e Domus di Via degli Orti, ore 9.00-19.00
Alife (Ce), Museo Archeologico, Anfiteatro, Mausoleo degli Acilii Glabriones, Foro romano e Criptoportico dell’antica Allifae, ore 8.00-20.00
Evento: visite guidate
Piedimonte Matese (Ce), Chiostro di San Domenico, ore 8.00-14.00
Maddaloni (Ce), Museo Archeologico dell’antica Calatia , ore 9.00-20.00
Evento: visite guidate e giochi multimediali a tema archeologico
Succivo (Ce), Museo Archeologico dell’agro atellano , ore 8.30-19.30
Evento: visite guidate al Museo e alla mostra permanente della necropoli orientalizzante di Grignano
Teano, Museo Archeologico e Teatro Romano di Teanum Sidicinum, ore 8.30-19.30
Evento: visite guidate
Calvi Risorta (Ce), Teatro Romano di Cales, ore 9.00-15.00
Evento: visite guidate
Sessa Aurunca (Ce), Teatro Romano e Sala espositiva , ore 8.00-20.00
N.B. Le biglietterie chiuderanno un’ora prima rispetto all’orario indicato
Comnunicato stampa della Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Salerno, Avellino, Caserta e Benevento.

                                       







30 Aprile Giornata Internazionale del Jazz”

                        

Fonte parziale: Marigliano.net

-Durante la Conferenza Generale dell’UNESCO nel novembre del 2011, la comunità internazionale ha proclamato il 30 aprile come la “Giornata Internazionale del Jazz”. Molti governi, organizzazioni della società civile, istituzioni educative e privati cittadini - attualmente impegnati nella promozione della musica jazz - hanno colto l’opportunità di promuovere un maggiore apprezzamento non solo per la musica, ma anche per il contributo che essa può dare alla costruzione di una società migliore.

Giunta alla sua seconda edizione, la Giornata Internazionale del Jazz è promossa dall'Unesco per far conoscere le virtù sociali del jazz, potente strumento di comunicazione e di educazione, nonché veicolo di pace, dialogo, cooperazione ed inclusione. Sono decine le iniziative che si terranno in tutta Italia il 30 aprile, dalla capitale romana a tanti piccoli e grandi centri del sud e del nord vedono la partecipazione di tanti tra i protagonisti del jazz italiano ed internazionale.

A Salerno presso il Teatro Antonio Ghirelli all'interno della rassegna "Un Fiume di Jazz"(Canzoni Napoletane in Jazz).
 Teatro Antonio Ghirelli
Via Lungoirno (Parco Irno)
ore 21,00




lunedì 29 aprile 2013

Un fiume di jazz al Teatro Antonio Ghirelli di Salerno“

                      

Fonte :SalernoToday

Un fiume in jazz Teatro Ghirelli Salerno 30 aprile-28 maggio 2013 Eventi a Salerno

Si celebra martedì 30 aprile presso il Teatro Antonio Ghirelli di Salerno la giornata mondiale del Jazz. In occasione della ricorrenza che ha istituito il 30 aprile quale giorno dedicato a celebrare il jazz in tutto il mondo, parte la rassegna "Un fiume di jazz" al Teatro Antonio Ghirelli di Salerno curata dal noto sassofonista salernitano Stefano Giuliano in collaborazione con la Fondazione Salerno Contemporanea e l’Associazione Birra Campania. La kermesse musicale nasce con l'intento preciso di colmare l'atavica carenza di spazi dove far esibire i grandi professionisti del jazz che esistono sia a Salerno che in Campania. A partire quindi dal 30 aprile e per tutti i martedì del mese di maggio sarà fisso l'appuntamento con la musica nel teatro salernitano di recente istituzione, nato nell'area ex Salid: la rassegna sarà inaugurata dallo “Stefano Giuliano Ottetto” che proporrà un interessante repertorio di canzoni napoletane jazzate, contaminazione che sta riscuotendo enorme successo, mentre il 7 maggio toccherà al Sergio Di Natale Quartet e il 14 maggio al Marco Zurzolo Quartet. Martedì 21 maggio ci sarà una particolare serata con “A tribute to electric jazz”, mentre la conclusione della manifestazione sarà affidata, il 28 maggio, al Mirror Trio. Per la giornata mondiale del jazz, l’Associazione Birra Campania sarà presente con quattro stand all’interno della Fornace adiacente il teatro, in cui dalle 19 sarà possibile degustare deliziose birre artigianali a prezzo ridotto a opera del Birrificio Maltovivo di Capriglia Irpina (AV) , il Birrificio dell’Aspide di Roccadaspide (SA), il Birrificio Maneba di Striano (NA) e il Birrificio Karma di Alvignano (CE).






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domenica 28 aprile 2013

L 'Associazione culturale Prometeo di Torre del Greco presenta "Filumena Marturano" passato, presente e futuro






Domenica 5 maggio 2013 e in replica giovedì 9, venerdì 10, sabato 11
 e domenica 12 con inizio sempre alle ore 20,00
presso il Teatro Santuario in Via Del Santuario n.4
 l’associazione culturale Prometeo presenta 
Filumena Marturano
passato, presente e futuro
                                               Regia di Lino Bello






                                     

Habemus il governo.








FILIPPO PATRONI GRIFFI
NAPOLETANO, classe 1955, è presidente di Sezione del Consiglio di Stato. Era ministro della Funzione pubblica nel governo Monti. Ora diventa sottosegretario, ma in un ruolo chiave. Uomo delle istituzioni, nel suo cursus honorum, ha ricoperto a lungo il ruolo di capo dell'Ufficio legislativo del ministero della Funzione pubblica con i ministri Cassese, Motzo, Bassanini e Frattini. È stato inoltre capo di gabinetto del ministro per le Riforme Istituzionali Giuliano Amato, nel governo Prodi, capo di gabinetto della Funzione pubblica con il ministro Renato Brunetta e capo del Dipartimento affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio nel secondo governo Prodi. Dal 1989 al 1996 segretario generale dell'Associazione Magistrati del Consiglio di Stato. Dal 1997 al 1999 e dal 2008 al 2011 è stato presidente della stessa Associazione.
 
ANGELINO ALFANO
43 ANNI, di Agrigento. Dopo tante amarezze patite in campagna elettorale (fai il candidato premier tu, no scherzavo non sei capace lo faccio io) il delfino di Silvio Berlusconi — in origine suo assistente personale, quindi suo ministro della Giustizia, infine segretario del suo partito — arriva finalmente alla guida del governo per quanto come numero due. Vicepremier e ministro dell’Interno. Nasce dc, emerge nella Forza italia siciliana e succede a Miccichè come coordinatore. Berlusconi lo chiama a Roma, gli assegna una stanzetta vicina alla sua, dopo qualche anno il ministero di via Arenula. Lì vara il ‘lodo Alfano’ sulla sospensione dei processi, lodo poi dichiarato illegittimo dalla Consulta. Alla vigilia della rielezione di Napolitano era indicato come vice di un possibile governo Amato. Con Letta premier è, la sua, l’unica posizione rimasta intoccata. Strategica, evidentemente. Il resto ne discende.
 
EMMA BONINO
NATA a Bra nel ‘48, laureata alla Bocconi, radicale. Un vastissimo movimento d’opinione l’avrebbe voluta presidente della Repubblica. Sará invece ministro degli Esteri. Emma Bonino è uno degli esponenti politici italiani più conosciuti e apprezzati nel mondo. Commissario europeo dal ‘95 al ‘99, ministro delle Politiche europee dal 2006 al 2008, vicepresidente del Senato fino al 2013. Ha attraversato il pianeta in decine e decine di missioni, parla sette lingue fra cui l’arabo. Candidata in politica sia nel centrodestra sia nel centrosinistra. Ha perso le regionali nel Lazio per pochi voti e un non convinto sostegno del centrosinistra. Prese 15 voti per il Colle all’epoca di Ciampi, era tra i nomi proposti dai 5Stelle in queste presidenziali. Laica, protagonista di storiche battaglie civili, sostenitrice dell’emancipazione femminile nel mondo. Contro l’infibulazione, il femminicidio. Donna di grandissima esperienza e ruvida passione.

MARIO MAURO 
UNO dei saggi nominati da Napolitano. Nasce alla politica con Comunione e liberazione, poi Pdl, infine Scelta civica. Mario Walter Mauro è di San Giovanni Rotondo, 1961. Laureato in filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Responsabile nazionale per la scuola e l’universita’ con Forza Italia, eletto per la prima volta nel 1999 al Parlamento Europeo. Rieletto nel 2004 ne diventa uno dei 14 vicepresidenti nella legislatura 2004-2009. Nel 2009 viene eletto per il Pdl. Fa attività all’Ocse contro il razzismo la xenofobia la discriminazione religiosa. Nel 2013 passa con Monti in Scelta civica, capogruppo al Senato. Lascia il gruppo Pdl con un discorso all’europarlamento molto critico verso la ricandidatura di Silvio Berlusconi e la sua rinnovata alleanza con la Lega, accolto da una standing ovation dei colleghi stranieri. Sará ministro della Difesa.

ANNA MARIA CANCELLIERI
ROMANA, classe ‘43, due figli. Prefetto. Donna delle istituzioni apprezzata anche per non aver mai ceduto alle lusinghe di una candidatura in politica. Laureata alla Sapienza entra per concorso nell’amministrazione dello Stato. E’ stata prefetto a Vicenza, Bergamo, Brescia, Catania, Genova, Parma e Bologna. Per un anno, dal 2010, a Bologna, anche commissario prefettizio. Alle successive elezioni entrambi gli schieramenti pensarono di candidarla. Lei disse no. Da ministro dell’Interno nel governo Monti ha condotto una silenziosa e ferma battaglia contro le mafie: Roberto Saviano ne ha chiesto pubblicamente la riconferma. E’ stata candidata di bandiera della lista Monti per il Quirinale. E’ arrivata a 78 voti, e per una notte il Pdl ha discusso se sostenerla. Anche parte del centrosinistra l’avrebbe votata. Poteva, volendolo, essere eletta. Succede a Paola Severino alla Giustizia.

FABRIZIO SACCOMANNI
ROMANO, classe '42, economista. In Banca d'Italia dal '67, è stato tra i favoriti per la successione a Draghi. Oggi direttore generale. Nato in una famiglia di medici, ha studiato al liceo Mamiani ("giá allora, da ragazzo, leggevo gli articoli di Scalfari sull'Espresso a proposito dell'istituto di via Nazionale, che mi affascinava"), si è laureato alla Bocconi e perfezionato a Princeton. Scrive sonetti, uno lo dedicò a Ciampi per i suoi 70 anni, ama il Belli. Ha pubblicato nel 2002 "Tigri globali e domatori nazionali" in cui ha anticipato i modi della crisi economica mondiale. E' stato cinque anni, dal '70, al Fondo monetario internazionale, poi di nuovo in Bankitalia al Servizio Studi, infine alla direzione generale. Molto stimato da Napolitano, era tra i nomi indicati per guidare un possibile "governo del presidente".

FLAVIO ZANONATO
PADOVA, 1950. Flavio Zanonato nasce in una famiglia di "forti ispirazioni cattoliche". Cresce in un quartiere popolare, si diploma perito industriale e durante le lotte studentesche si iscrive al Pci. Diventa consigliere comunale e segretario provinciale. A Botteghe Oscure lo nominano direttore del settore immigrazione ed emigrazione. Vent'anni fa diventa per la prima volta sindaco di Padova. Secondo mandato due anni dopo. Sconfitto nel '99 al ballottaggio. La sua battaglia per la legalità, anche a prezzo di assumere posizioni controcorrente sugli immigrati, ne fa un simbolo della sinistra di governo. Per frenare lo spaccio arriva a costruire un muro antispacciatori. Gli piace a giocare a scacchi e andare in montagna, dove ieri lo ha raggiunto la telefonata che gli annunciava che sarò ministro dello Sviluppo economico.

ENRICO GIOVANNINI
UN ALTRO dei saggi di Napolitano. Romano, 56 anni, presidente dell'Istat. All'indomani della rielezione c'era ancora chi scommetteva che il Presidente avrebbe incaricato lui. Uomo di numeri, equidistante e “oggettivo” per mestiere pareva essere il candidato ideale ad un governo a bassa intensitá politica. Le cose non sono andate così, ma Giovannini è rimasto fin dal principio, dentro il palinsesto di governo di larghe intese, nella casella cruciale del Lavoro. Laureato alla Sapienza insegna a Tor Vergata ed è membro del “club of Rome”. Ha scritto molti libri di analisi, ha una particolare attenzione alla vulnerabilità sociale”. Nel ministero che lascia Elsa Fornero gli tornerà molto utile. A cominciare dagli esodati passando per gli inoccupati, i precari, i flessibili e i non rappresentati, la nuova classe operaia dei call center e le partite iva, i giovani senza prospettiva di impiego e i sottoimpiegati.

MAURIZIO LUPI
MILANESE, nato nel 59, tre figli. Laureato in scienze politiche all’universita Cattolica del sacro cuore. Esponente di Comunione e liberazione, esordisce alla politica nella Dc. Entra alla Camera nel 2001 con Forza Italia. Tifoso del Milan, fa jogging e organizza maratone di corsa fra parlamentari. Molto assiduo nei talk show televisivi, meno incline alla rissa di molti colleghi di partito e perciò considerato moderato. In occasione del richiamo del cardinale Bagnasco ai politici sui temi della moralità scrisse una lettera ai parlamentari cattolici invitandoli a “sospendere il giudizio morale” sul caso Ruby. Disse in quell’occasione che Berlusconi come ciascun politico sarebbe stato “giudicato dal tribunale dei cittadini”. Ha tenuto a battesimo Magdi Cristiano Allam. È stato vicepresidente della Camera, ora ministro per le Infrastrutture e Trasporti.

MASSIMO BRAY
IL NUOVO ministro della Cultura è direttore della rivista dalemiana Italianieuropei, pubblicazione della Fondazione, lavora alla Treccani, è pugliese di Lecce. 54 anni, Laureato in lettere e filosofia a Firenze, è un neoeletto del Pd. Nel 1991 entra all’Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani, come redattore responsabile della sezione di Storia moderna dell’Enciclopedia La Piccola Treccani. Nel 1994 ne diviene il direttore editoriale. Presiede il consiglio d’amministrazione della Fondazione “La Notte della Taranta”, che organizza il più grande festival europeo di musica popolare, dedicato al recupero della pizzica salentina e alla fusione con altri linguaggi musicali. «Sono troppo commosso per non rimandare a più tardi il mio ringraziamento per l’onore ricevuto» ha commentato su Twitter la sua nomina.

MARIA CHIARA CARROZZA
47 ANNI, due figli ventenni, pisana. Maria Chiara Carrozza, bioingegnere industriale esperta in biorobotica, arriva alla politica da Rettore della scuola superiore Sant’anna di Pisa. È stata il più giovane rettore italiano, ha un curriculum accademico e un palmares di premi impressionante. Ha insegnato nel mondo, ha lavorato al Cern di Ginevra, all’agenzia spaziale europea, ha vissuto in Giappone. Il figlio ha studiato giurisprudenza, la figlia Fisica, come lei. “Sono esigente con me stessa e con gli altri ma so essere comprensiva e so come ritrovare la serenitá nei momenti di stress". Scia, cucina giapponese, tiene sul comodino Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo, ama Fellini. Si é occupata di ricerca e didattica, amata dagli studenti a cui ha fatto da mentore. L'ha chiamata Bersani, sará ministro dell'istruzione.

BEATRICE LORENZIN
ROMA, 1971. Esordisce al consiglio municipale di Ostia, poi in Campidoglio. Coordinatore nazionale di Forza Italia-Giovani per la Libertà. Eletta alla Camera nel 2008 nella lista Pdl. Candidata inizialmente alla presidenza della Regione Lazio per il centrodestra, lascia il posto di sfidante di Zingaretti a Storace. Indicata come candidata ideale per un posto da ministro in un governo di larghe intese: agguerrita in tv, risposta sempre pronta, la nuova generazione del berlusconismo. È viceresponsabile delle donne pdl. Contraria alla candidatura Bonino al Colle (“è una donna di militanza minoritaria”), contraria alle leggi sul matrimonio gay, si è occupata di infanzia, famiglia, pari opportunitá. Polemica col governo Monti, attiva sui social network, le scrivono che somiglia a Meg Ryan. E’ diplomata al liceo classico. Iscritta a VeDrò, gruppo di discussione animato da Enrico Letta. Sará ministro della Salute.

ANDREA ORLANDO
44 ANNI, di La Spezia. Era giovanissimo nella Fgci, c’era ancora il Pci. Traiettoria classica di partito. Lo chiama a Roma Fassino durante la sua segreteria. Tendono ad affidargli incarichi delicati (lui qualche volta ha detto: rognosi) in virtù della sua capacità di mediazione temperata nella disciplina. Presidente del forum Giustizia quando si doveva tentare un’intesa con le posizioni del Pdl, la giustizia essendo di Berlusconi l’interesse supremo. Poi commissario del partito a Napoli. “Giovane turco” con Orfini e Fassina, i quarantenni della sinistra bersaniana hanno stretto di recente un patto generazionale con Renzi, mediatore Delrio. Preferivano Napolitano a Prodi, per il Quirinale. Nell’ultima direzione pd è stato tra i 14 astenuti. Voleva Renzi premier, ma Berlusconi lo ha bocciato. “Il governo non serve a sistemare figurine” ha detto ieri in un’intervista. Lui va all’ambiente.

NUNZIA DE GIROLAMO
CLASSE 1975, dopo la laurea Nunzia De Girolamo ha intrapreso la carriera forense occupandosi di diritto civile, diritto del lavoro e diritto commerciale e bancario. E ha collaborato con l'Università degli Studi del Sannio e con l'Università del Molise. L'impegno in politica dal 2007, a Benevento, con Forza Italia. Nel 2008 viene eletta deputato alla Camera dei Deputati nella lista del Popolo della Libertà. Ed è membro del Consiglio Direttivo del Pdl alla Camera. La passione dedicata alla politica si intreccia con la vita privata di Nunzia De Girolamo: a dicembre 2011 il matrimonio con un 'rivale', il deputato Francesco Boccia, pugliese, classe 1968, che nei banchi di Montecitorio siede sul fronte opposto dei parlamentari del Pd. Hanno una bambina, Gea, nata a giugno 2012.

ENZO MOAVERO MILANESI
UNO dei saggi di Napolitano. Uomo dallo sguardo e dal carattere di ghiaccio, discendente di Ferdinando Bocconi, fondatore dell'università milanese. E' di Cavenago d'Adda, Provincia di Lodi. Laureato alla Sapienza, studia in Belgio, poi in Texas. Dal 1977 al 1979 tenente nella Guardia di Finanza con il grado di tenente, riceve un encomio solenne nel corso della sua carriera militare. Insegna diritto comunitario alla Sapienza, alla Luiss, alla Bocconi. Oggi è professore di Diritto dell'Unione Europea presso la School of Government della Luiss. Aveva lavorato nel primo governo Amato al risanamento degli enti pubblici. Con Ciampi era stato sottosegretario agli Affari europei. Candidato al Senato con Monti non è stati eletto. Confermato al governo, resta ministro per gli Affari europei.

GRAZIANO DELRIO
NOMINATO ministro per gli Affari regionali nel giorno del suo compleanno, sarà dunque stato festeggiatissimo dai nove figli, al suo rientro a casa ieri sera. Cinquantatre anni, medico, nato a Reggio Emilia e poi sindaco della sua cittá. Cattolico del Pd, Ha fondato e presieduto l’associazione Giorgio La Pira Onlus. È presidente dell’Anci, associazione comuni italiani, incarico a cui è stato eletto dopo aver sconfitto per quattro voti Michele Emiliano sindaco di Bari. Renziano, è diventato di recente uomo di collegamento fra il sindaco di Firenze (che ora potrebbe succedergli alla guida dell'Anci) e i giovani turchi del partito, oltre ad essere stato il tessitore dell'intesa Renzi - Letta. Sempre sorridente, di ottimo carattere. Non ha mai militato nel Pci.

CARLO TRIGILIA
SIRACUSA, 62 anni, veterano e sorpresa del governo. Poco conosciuto fuori dall'accademia e dai lettori delle pubblicazioni di ItalianiEuropei, la Fondazione di D'Alema, di cui fa parte, Carlo Trigilia è ordinario di sociologia economica nella Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze. È presidente del corso di laurea in "Analisi e politiche dello sviluppo locale e regionale" (sede di Prato) e direttore del Centro Europeo di Studi sullo Sviluppo Locale e Regionale. Ha insegnato nelle Università di Palermo e di Trento ed è stato "Lauro De Bosis professor" presso la Harvard University. È stato direttore ed è membro del comitato editoriale della rivista "Stato e Mercato", e del comitato editoriale di "Sviluppo locale". Presidente della Fondazione RES/Istituto di Ricerca su Economia e Società in Sicilia. Collabora a
Il Sole 24ore. Alla Coesione territoriale.

CÉCILE KYENGE
IL PRIMO ministro di colore della storia della Repubblica è una donna, medico, 49 anni, madre di due figlie. È una cittadina italiana nata in Congo, motivo di non particolare entusiasmo della Lega - che pure si suppone debba sostenere questo governo - i cui parlamentari dicono che "non è italiana" e pensano di peggio. Specializzata in oculistica esordisce i politica a Modena nel 2004 coi Ds. È responsabile regionale Emilia Romagna delle politiche dell'immigrazione del PD. Impegnata in campagne nazionali sui diritti di cittadinanza, Collabora con la rivista Combonifem e con Corriere Immigrazione. Ha promosso e coordinato il progetto AFIA per la formazione di medici specialisti in Congo. “Il mio percorso è merito di un lavoro svolto con Livia Turco e il Forum immigrazione del Partito Democratico: io sono la portavoce di una politica fatta all'interno del partito”, ha detto dopo la nomina. Pioniera.

JOSEFA IDEM
NATA in Germania nel 64 Josefa, canoista, ha partecipato alle ultime 8 olimpiadi, da Los Angeles a Londra. È la donna che ha disputato più gare olimpiche. Ha spostato il suo allenatore Guglielmo Guerrini nel 1990 diventando italiana. Ha 2 figli. I numeri della sua carriera sono impressionanti: 38 medaglie. A Londra ha annunciato il ritiro dall'agonismo. Già assessore allo Sport a Ravenna dal 2001 al 2007, nel 2012 si è candidata alle primarie del Partito Democratico, passando al primo turno. Diventata capolista per l'Emilia-Romagna è stata eletta al Senato. "Nelle situazioni in cui puoi solo perdere, puoi solo cambiare schema di gioco', diceva giorni fa a proposito dell'elezione del Presidente. Socia del circolo Aniene di Roma ha contribuito all'elezione di Giovanni Malagò alla presidenza del Coni. Se la lasceranno lavorare potrebbe cambiare musica nello sport, soprattutto nel settore giovanile.


GIAMPIERO D'ALIA
MESSINESE, 1966, avvocato. Eletto con l'Udc, vicepresidente vicario di Scelta Civica. In passato sottosegretario all'Interno nel Berlusconi III. Figlio di Salvatore, deputato della DC siciliana. Eletto la prima volta nel 2001 alla Camera è stato presidente dell'Udc in Sicilia, vicino a Casini. Il suo nome è noto per un emendamento al decreto sicurezza del 2009 che conteneva disposizioni sul web, naufragate dopo le proteste della Rete.
"Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere a mezzo Internet" recitava, tra l'altro "in presenza di questi contenuti il ministero diffiderà il gestore, e questi avrà due possibilità: o ottemperare e cancellare i contenuti o non ottemperare e diventare complice di chi inneggia a Provenzano e Riina e quindi è giusto che venga oscurato'. Non amato da Grillo, D'Alia fu contestato anche dall'ad di Google italia. Ritirò l'emendamento. Sarà ministro per la semplificazione


GAETANO QUAGLIARIELLO
NAPOLETANO, 63 anni, figlio del rettore dell’Università di Bari, ex radicale forzista della prima ora folgorato nel 1994 dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi. Nel Pdl è considerato una colomba. Sarà per questo che il senatore è stato inserito da Napolitano nel team dei dieci saggi. Il suo nome è così entrato nella lista dei ministri prima ancora di sapere chi fosse il presidente del Consiglio. E ci è entrato nonostante l’opposizione dell’ala dura del Pdl che di lui non si fida. Parallelamente alla carriera politica - lanciata a Roma da Marcello Pera allora presidente del Senato - diventa professore ordinario di Storia Contemporanea alla Luiss. Presidente onorario della Fondazione Magna Carta, particolare successo ha riscosso la sua biografia di Charles De Gaulle.

DARIO FRANCESCHINI
FERRARESE, cinquantaquattrenne, di lui si è parlto molto negli ultimi giorni a causa della dura contestazione subita mentre era a cena in un ristorante, dopo la rielezione di Napolitano al Quirinale. Franceschini è stato segretario del Pd e sottosegretario alla presidenza del consiglio nei governi D’Alema e Amato. Ma la sua militanza politica parte da lontano, con i giovani della Democrazia Cristiana, come Letta d’altronde. Figlio di un partigiano “bianco”, Franceschini è stato anche vicesegretario del Ppi dal 1997 al 1999 e uno dei fondatori della Margherita, nonchè capogruppo dell’Ulivo alla camera dal 2006. Vicesegretario del Pd con Veltroni, lo sostituirà nel febbraio 2009 dopo le dimissioni dell’ex sindaco di Roma. A ottobre 2009 raccoglie il 34% alle primarie per la segreteria pd vinte da Bersani e torna a fare il capogruppo. Ha scritto anche tre romanzi dal 2006 al 2011.








venerdì 26 aprile 2013

Al Teatro Ghirelli, Fondazione Salerno, Franco Di Mare presenta il suo libro “Il paradiso dei diavoli"

                           



Comunicato Stampa

Sabato 27 aprile, alle ore 19,30, la Fondazione Salerno Contemporanea presenta il primo appuntamento con la rassegna editoriale “La Prima-Vera volta” ospitando al Teatro Antonio Ghirelli in via Lungoirno il noto giornalista FRANCO DI MARE che, in formula innovativa presenterà al pubblico salernitano il suo libro “Il paradiso dei diavoli”, un interessante sguardo sulla città di Napoli, sui suoi contrasti, sul suo vivere a braccetto tra miseria e nobiltà.
La serata ad ingresso gratuito ed introdotta da Gilda Ricci, vedrà la partecipazione di MARIO MORCELLINI,  Professore Ordinario in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso l’Università La Sapienza di Roma e Presidente della Conferenza Nazionale delle Facoltà e dei Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione e dello scrittore FRANCESCO PINTO, direttore Rai di Napoli.
Le conclusioni sono affidate al Sindaco Di Salerno VINCENZO DE LUCA.


Con “La prima-vera volta”, rassegna ideata e prodotta dalla Fondazione Salerno Contemporanea, si vuole entrare nelle dinamiche testuali e tematiche non più secondo il canonico schema dell’intervista, bensì del dialogo, del confronto e, soprattutto, della creatività. Ne è buon interprete il giornalista Franco di Mare che con la sua performance riesce a far comprendere appieno le motivazioni e le emozioni personali che lo hanno spinto a scrivere “Il paradiso dei diavoli”. La presentazione si apre al pubblico con un continuo dialogo fra il giornalista sul palco e personaggi reali e di finzione che compaiono in video, attraverso i quali l’autore prova a descrivere il limite sottile che separa il bene dal male in una città, Napoli, che è animata da un carattere potente e che sembra costituire un unico corpo fisico con i suoi abitanti. Napoli è la città dove i figli dei signori crescono accanto ai figli dei pregiudicati, come per un processo di involontaria osmosi e dove il confine tra il bene e il male, già labile di suo, diventa un impercettibile diaframma. E’ lì che è nato Franco Di Mare, vicino al mare, dove sbagliare era più facile che comportarsi bene. Un luogo senza innocenza: il paradiso abitato dai diavoli.

FRANCO DI MARE
nasce a Napoli il 28 luglio 1955, giornalista professionista, è inviato in aree di crisi da venti anni.
Lavora alla Rai dal 1991; inizia in cronaca al TG2, per poi passare subito agli esteri dove segue la crisi dei Balcani come inviato di guerra. Bosnia, Croazia, Kosovo, per 5 anni è inviato nella ex Jugoslavia; ma anche in Mozambico, in Somalia, nella regione dei Grandi Laghi in Africa, Rwanda, Burundi, nello Zaire, oggi repubblica democratica del Congo, dove segue gli spaventosi scontri interetnici tra Tutsi e Hutu.
Segue anche falliti colpi di stato in America Latina e disastri naturali come l’uragano Mitch che devasta Honduras, Guatemala e Nicaragua.
È autore di inchieste giornalistiche sulla mafia dell’Europa dell’Est, sulla guerra in Kosovo, in Bosnia, in Rwanda, sulle elezioni presidenziali e politiche in molti paesi del mondo, dagli Stati Uniti alla Francia, dalla Bulgaria all’Algeria.
Realizza inchieste sul terrorismo in Giappone, Russia, Medio Oriente, Africa Orientale.
Segue la guerra in Afghanistan e in Iraq (la prima e la seconda), la guerra tra Eritrea ed Etiopia e quella a Timor Est.
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi, tra cui due oscar della televisione per i suoi reportage, il Premio Città di Fiumicino, il Premio Cimitile, il premio Europeo per il filmato di guerra, il Premio personalità europea dell’anno e il premio Sebetia Ter e il Premio Terme Contursi Comunicazione quale miglior inviato all’estero nel 2004..
Nel 2003 inizia la sua carriera di conduttore con UnoMattina Estate, esperienza che prosegue con UnoMattina week end.



PRESENTAZIONE EVENTO
Teatro reportage è una definizione creata da MediArt per spiegare la presenza sul palco teatrale di un giornalista che è stato per anni un inviato nelle zone di guerra di tutto il mondo, nei luoghi toccati da grandi calamità naturali, che ha fatto indagini su contesti sociali difficili o seguito grandi eventi politici internazionali. Esperienze molto diverse tra loro che hanno lasciato tracce indelebili nella sua memoria come nella sua coscienza. Una trama di persone, sentimenti, culture, sensazioni che Franco Di Mare vuole condividere con un pubblico più ampio possibile per cercare di stimolare una riflessione individuale ma anche sociale e civile sul troppo spesso labile confine che separa, innanzitutto dentro di noi, il bene e il male. Franco Di Mare non è un attore: non recita e non interpreta. È un narratore che grazie ad un presenza scenica affascinante, ad uno stile diretto ma evocativo, e al supporto di contributi video parla di proprie esperienze, della vita di altri attraverso la propria vita e riesce così a catturare l’ attenzione di platee anche molto difficili (come per esempio quelle degli studenti).

Subito dopo, a suggello della neonata collaborazione con il Festival Culture Giovani-Linea d’Ombra diretto da Peppe D’Antonio, sul palco del T.A.G. doppio appuntamento musicale, la finale del Linea d’ombra Live Music Contest e la performance del John De Leo/Fabrizio Tarroni DUO.